Lo abbiamo scritto spesso nei nostri articoli, nelle nostre note, che la pratica dello scouting, dell’ “esplorazione” dei campi è importantissima per ogni agricoltore, perchè ogni appezzamento ed ogni coltura ha delle specificità che vanno verificate e monitorate sul posto. Anche la stima della resa di una coltura in campo fa parte di questa attività, perchè consente di mantenere il contatto con la fase di maturazione e stimola a verificare le condizioni generali dell’appezzamento.

 

Stimare la resa è spesso difficile, i risultati possono essere imprecisi ed è un impegno notevole anche in termini di tempo ma è un percorso che ogni agricoltore dovrebbe intraprendere.

Per quanto riguarda la soia, il primo passo consiste nell’individuare almeno tre zone rappresentative in cui andare a campionare. Con rappresentatività intendiamo un punto che sia visivamente nella media delle condizioni di campo.

Individuati i tre punti da campionare, dotati di metro andremo a contare il numero di piante su una fila di ogni punto, in particolare se l’interfila di semina è pari a 0,75 m conteremo le piante su 1,33 metri, se l’interfila è pari a 0,45 m conteremo le piante su 2,22 metri. Sommeremo successivamente i tre valori, dividendoli infine per 3 per ottenere il valore medio di piante a metro2.

Può accadere che vi siano delle aree particolarmente estese in cui le condizioni di campo siano migliori o peggiori della media (zone di arsura ad esempio). In questo caso per ottenere una stima più affidabile, occorrerà effettuare  due volte i passaggi che descriviamo, una volta per la media di campo e la successiva per la zona stressata (per esempio), andando altresì a stimare la dimensione della zona stressata per compensare il calcolo produttivo finale.

 

 

Successivamente occorre campionare almeno 10 piante rappresentative (medie) per contare il numero di baccelli; per agevolare la conta, consigliamo di contare e segnare i baccelli di ogni pianta e successivamente andare a mediare il valore sulle 10 campionate

Giunti a questo punto avremmo bisogno del numero medio di semi per baccello. Convenzionalmente gli americani considerano una media di 2,5 semi per baccello.

Per ottenere una stima più accurata, noi consigliamo di raccogliere una media di 100 baccelli (tra apice e base, compresi i vuoti se ce ne fossero) contando il numero effettivo di semi, mediando infine il dato sui 100 raccolti.

La parte più difficle da stimare è sicuramente quella relativa al peso medio del seme maturo (14% di umidità residua). Il peso del seme è molto variabile fra le diverse varietà commerciali anche se la dimensione del seme che si raccoglie è mediamente simile alla dimensione del seme commerciale che si è acquistato (generalmente). Per concludere la stima e passare quindi al calcolo finale avremo perciò bisogno del peso medio dei mille semi ( o il peso del seme singolo), valore che solitamente viene riportato sul sacco o sul catalogo prodotti.

 

In alternativa, se non riuscissimo a recuperare il dato, considerando che una dose di seme commeciale pesa 22,7 kg possiamo anche basarci sul numero di dosi/ettaro utilizzate in funzione dell’investimento iniziale (se il calcolo è stato comunque fatto tenendo conto del peso dei mille semi)

peso 1000 semi in grammi n° dosi seme ettaro (40 p/m2) n° dosi seme ettaro (45 p/m2)
220 3,9 4,4
210 3,7 4,2
200 3,5 4,0
190 3,3 3,8
180 3,2 3,6
170 3,0 3,4
160 2,8 3,2
150 2,6 3,0

Ad esempio questo significa che se abbiamo usato 3,2 dosi di seme (da 22,7 kg) per ottenere un investimento iniziale di 40 piante a m2, significa che per il nostro calcolo dovremo usare il valore 180 riportato in tabella.

Ecco che, come nell’esempio in figura se abbiamo rilevato una popolazione media di 37 piante a m2, con un numero di baccelli per pianta pari a 24 e un numero medio di semi per baccello corrispondente a 2,41, applicando il valore di 180  (il tutto diviso per 100.000)  otterremo una stima di produzione secca ad ettaro in tonnellate di 3,85    (37 x 24 x 2,41 x 0,180) / 100.000 = 3,85

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