In questi giorni, si stanno osservando attacchi ed infezioni di ruggine gialla (Puccinea striiformis – Yellow Strip Rust), una patologia fungina che si presenta in forme distinte a seconda del cereale infettato. Le infezioni interessano sia i teneri che i duri (probabilmente anche il triticale) e in maniera molto inferiore gli orzi. I sintomi della ruggine gialla si manifestano sulle foglie delle piante adulte con pustole di colore arancio-giallastro (uredosori) polverulenti disposte in modo parallelo alle nervature (striature). I sintomi si rilevano fin dall’autunno ma è con l’inizio della primavera che le epidemie si sviluppano maggiormente.

Le lesioni della ruggine gialla tendono a diffondersi come una fascia gialla sulle giovani foglie mentre su quelle più vecchie le pustole compaiono in strie evidenti (motivo per cui viene anche chiamata ruggine striata). Infezioni gravi portano, a danno delle foglie, clorosi, successivamente necrosi ed infine disseccamento (maggio-giugno). Gli attacchi più gravi possono verificarsi anche a carico delle spighe.

Le condizioni ottimali per la germinazione delle spore, la loro penetrazione, e la produzione di nuove spore che verranno disperse dal vento, si identificano con una temperatura di 10-15° C, 3 ore di bagnatura fogliare ed una umidità relativa dell’aria del 100%. Il fungo viene generalmente inibito da temperature superiori a 23° C, sebbene esistano dei ceppi tolleranti alla alte temperature. Un ciclo completo può compiersi anche in soli 7 giorni, ripetendosi quindi anche più volte nella stessa stagione. Il patogeno è tutt’altro che da sottovalutare perchè causa danni quali-quantitativi ed in presenza di attacchi precoci può compromettere anche la raccolta. In Italia nel 2000-2001 un forte attacco su alcune varietà (particolarmente sensibili) di frumento tenero causò perdite produttive nell’ordine del 30-40%.

Alleghiamo alcune foto scattate il 23 Aprile a Voghera (Pavia)