Riprendiamo in questo articolo un’intervista a Nicolas Chaffurin, pubblicata sulla rivista francese Fil Rouge, redatta dai collegi Francesi di LG ( N° 14 Dicembre 2013). Nicolas Chaffurin è il responsabile di Limagrain Europe per alcuni mercati internazionali

Il Giappone è un paese con una superficie di 378.000 km quadrati,  127 milioni di abitanti e una  superficie agricola che misura circa 4,7 milioni di ettari pari 13% della superficie totale; i territori agricoli sono limitati dall’estensione delle zone urbane che occupano anche aree particolarmente fertili.

Malgrado l’elevato potenziale produttivo, il Giappone è lontano dall’autosufficienza alimentare e importa quasi il 60% dei fabbisogni. Il Giappone conta 2.9 milioni di aziende agricole la cui attività è protetta da prezzi elevati; si tratta generalmente di piccole strutture con una superficie media inferiore a 2 ha. Gli impiegati in agricoltura rappresentano il 7.4% della popolazione giapponese, una percentuale tra le più elevate se consideriamo i paesi più industrializzati (il Giappone è membro del G8 e del G7). L’età media dei lavoratori agricoli è piuttosto elevata, il 70% degli agricoltori giapponesi ha più di 55 anni.

 

Il Giappone è suddiviso in 6852 isole che si estendono su circa 2.000 km ma le isole di Hokkaido, Honshu, Shikoku e Kyushu rappresentano il 97 % del territorio. Il clima  è molto variabile con caratteristiche continentali e inverni rigidi nell’isola di Hokkaido e clima tropicale nel sud di Kyushu.

L’isola di Hokkaido (56.000 aziende agricole con una superficie media di 10 ha) occupa una posizione importantissima in relazione alle grandi colture (come riso, mais, aveva, soia, legumi, patate, barbaietole da zucchero) e spostandosi più a sud si trovano frutteti, piantagioni di thé e ancora riso e legumi. Le superfici sono ottimizzate al massimo, tanto da sembrare dei veri e propri giardini.

In Giappone la coltura principale è il riso la cui coltivazione copre il 96% del fabbisogno alimentare, a seguire i legumi (80% del fabbisogno nazionale) mentre viene importato l’ 80% del mais e il 90% del grano utilizzato sul territorio. Annualmente il Giappone Importa 26.000.000 di ton di cereali suddivisi principalmente tra il 60% mais e il 20% grano; tale quantitativo pone il Giappone sul terzo gradino del podio dei maggiori importatori di cereali a livello mondiale.

Il gruppo Limagrain è presente da circa 10 anni nel mercato delle orticole attraverso Mikado Kyowa Seeds, mentre per le grandi colture ha sviluppato da più di 25 anni un partenariato con la divisione agro-forniture del gruppo Snowbrand. Il seme arriva dall’Europa, (Francia principalmente) e in loco è presente un breeder selezionatore che si occupa del l’individuazione degli ibridi europei maggiormente adattabili agli areali del sol levante.

In Giappone, quando si parla di mais si fa riferimento al mais da trinciato e la superficie seminata è in costante aumento raggiungendo oggi i 100.000 ha. Si spazia dai precoci ai cicli medi, quindi dalla classe FAO 250 fino alla 500 in un mercato particolarmente esigente, richiedendo per l’iscrizione al registro nazionale delle varietà la resistenza all’elmintosporiosi (altissima l’incidenza di questa patologia) e ottima resistenza agli allettamenti in quanto sono frequenti i tifoni. La resa media ad ettaro è di circa 15 tonnellate di sostanza secca ad ettaro e la qualità dell’insilato è fondamentale per ottimizzare le superfici, essendo il mais l’alimento principe per l’alimentazione delle mandrie, composte da vacche di razza Holstein con un potenziale produttivo medio di 9.000 kg/anno.
LG è il primo partner degli allevatori giapponesi, con una quota di mercato superiore al 30%, grazie ad ibridi con una perfetta tolleranza all’elmintosporiosi e all’indiscusso valore nutrizionale delle piante ad alta digeribilità offerte al mercato, un know how questo che deriva da un costante lavoro di selezione mirata alle esigenze degli allevatori.

Principali produzioni agricole in Giappone:

  • Riso 1.580.000 ettari
  • Grano 212.000 ettari
  • Legumi 118.000 ettari
  • Mais 100.000 ettari
  • Patate 81.000 ettari
  • Orzo 60.000 ettari
  • Barbabietole  60.000 ettari

tratto da: Fil Rouge, Le magazin de l’éleveur, n° 14 Décembre 2013.  maggiorni informazioni su www.lgseeds.fr